MOSTRA FOTOGRAFICA, organizzazione e allestimento
Esibire le proprie fotografie in una mostra personale è probabilmente il sogno di ogni fotografo.
Chi decide di intraprendere questa iniziativa si scontra con diversi problemi di tipo pratico e organizzativo, dubbi e punti oscuri a cui spesso nemmeno il web riesce a dare una risposta.
Questa pagina si basa sulle esperienze avute da diversi organizzatori di eventi fotografici, e ha lo scopo di dare un aiuto ad altri fotografi che, come noi del Photoclub Alberobello, vogliono provare a realizzare un sogno.
Quanti mesi prima bisogna iniziare i preparativi?
Dall'esperienza colletiva di molti dei soci del nostro sodalizio, che hanno intrapeso questa esperienza, diciamo che sono necessari almeno un tre mesi di lavoro abbastanza intenso prima dell'evento. Spesso non si considerano quei tempi che non dipendono in modo diretto da noi e che possono farci arrivare in ritardo rispetto alla data fissata. Basta pensare ai tempi di stampa delle foto o dell'applicazione del passepartout. Un nostro consiglio è di intreprendere il lavoro come se la data della mostra fosse 10 giorni prima di quella reale, in tal modo ci si mette al riparo da eventuali inconvenienti.
La location
La scelta della location in cui tenere la mostra è uno dei primi passi che vanno fatti. Se non troviamo un posto decente in cui appendere le foto è inutile mettersi all’opera sul resto. Spesso associazioni, pro-loco o comuni hanno dei locali che utilizzano per tali scopi, basta fare una ricerca o un paio di telefonate per informarsi. Certo, conoscere qualcuno all’interno, anche fosse solo un impiegato, può tornare molto utile.
Se si usufruisce di un locale comunale non è necessario essere residenti nello stesso, basta effettuare una richiesta di patrocinio per rendere ufficiale la manifestazione ed aspettare l'approvazione del consiglio comunale. Il posto potrebbe essere gratuito o richiedere un minimo rimborso.
Ricordatevi che i tempi delle amministrazioni comunali sono biblici, quindi, come detto in precedenza, una conoscenza all’interno può aiutare.
Se invece non avete una location pubblica disponibile, potete cercarne una a pagamento, soluzione altrettanto valida ma dai costi estremamente variabili.
Esporre le foto in una location posta su una strada o piazza, con un buon afflusso di pedoni, vi garantisce un ulteriore pubblico di persone occasionali.
Trovato infine il posto va deciso il/i giorno/i e la durata della mostra. La cosa migliore sarebbe far coincidere un fine settimana, in modo da risparmiare sui costi e poter essere sempre presente negli orari di apertura.
Nei periodi estivi le persone escono di casa più volentieri quindi l'afflusso di visitatori potrebbe essere maggiore.
Scegliere una data che coincida con una manifestazione pubblica nella stessa zona, garantisce indubbiamente un afflusso di pubblico maggiore.
L'illuminazione ha un ruolo molto importante per far si che il visitatore abbia una buona esperienza visiva, ma purtroppo spesso questa è quella che è, e non c'è molto da fare se non cercare di esporre le foto nelle zone meglio illuminate.
Il tema della esposizione
Concordata la location e deciso il giorno si inizia a lavorare sul serio.
In genere il tema da trattare è già stato deciso mesi primi, tranne se si tratta di una personale, allora tutto è già preimpostato dall'autore. In genere se si pensa ad una mostra si ha già un' idea sul tema da trattare, però questo è vincolato anche alla location, se ad esempio questa è composta da una o più stanze. Potrebbero esserci delle situazioni logistiche per le quali sarebbe necessario aggiustare un po’ l’idea iniziale.
Un titolo accattivante, che attiri l'attenzione delle persone farebbe colpo; per questo non bisogna essere troppo banali, si tratta pur sempre di arte.
Le foto
La scelta: la selezione delle foto da esporre, tra tutte quelle presenti nei nostri archivi, richiede giorni di lavoro e forse è la parte più difficile. Per questo, in genere, alcuni bravi fotografi fanno una cernita a gradoni, ossia copiano in una cartella tutte le foto più gradite. Successivamentei, giornalmente, si guardano e si eliminavo alcune, fin quando si raggiunge il numero ipotizzato (che è di qualche unità più grande del numero strettamente necessario. Da prevedere almeno un paio di foto di riserva, da utilizzare nel caso qualche stampa venga male o vista su carta non ci piace!).
Stampa: non fidatevi del vostro monitor! Tendenzialmente la stampa è più scura di quello che vediamo sul video. Quindi è necessario, prima di mandare in stampa le fotografie, una calibrazione del monitor sul profilo colore della macchina che effettuerà le stampe. Alcuni studi professionali offrono dei sistemi per fare quanto detto. Molti fotografi consigliano di prendere un paio di foto campione e mandarle in stampa; piazzare la stampa a lato del monitor, aprire la foto sul video e regolare quest’ultimo fin quando si vede la foto con la stessa luminosità e lo stesso colore della stampa. Dopodiché rimodificare tutte le foto e mandarle in stampa.
Dimensioni: per poter avere una buona esperienza visiva e poter apprezzare le stampe si ritiene che queste vadano stampate con una dimensione di almeno 30x40 cm di larghezza. Foto troppo piccole infatti scompaiono sui muri. Le foto molto grandi hanno un grande effetto su chi le guarda ma di contro necessitano di spazio per poterle ammirare da una certa distanza e ovviamente fanno lievitare i costi.
Presentazione: il miglior compromesso tra prezzo e modalità di presentazionesarebbe quello di applicare alle fotografie un passepartout e un cartoncino che funga da supporto rigido. Un passepartout nero o bianco a secondo delle foto di 5 cm dona una eleganza unica alla foto e ha un costo accessibile. Per questo lavoro evitate il fai da te, meglio rivolgersi ad un corniciaio, oppure usare cornici acquistabili nei grandi magazzini ad un costo contenuto e soprattutto che siano tutti uguali nei materiali.
Oltre alla carta è possibile stampare anche su pannelli (forex o simili), i quali peccano indubbiamente di qualità rispetto alla carta, ma hanno il grande vantaggio di essere già finiti e sicuramente molto versatili. Si possono infatti appendere oppure ad esempio si possono semplicemente appoggiare su dei cavalletti. Da notare che ultimamente questo tipo di stampa va molto di moda anche per mostre di fotografi importanti.
Esposizione: la speranza è che la location sia fornita di strumenti per appendere le foto, come le catenelle o i fili che scorrono lungo delle guide poste sotto il soffitto. In tal modo mettere in piedi l’esposizione è un’operazione molto rapida e non si apportano danni ai muri.
Aggiungere delle didascalie: un piccolo cartoncino sotto ogni foto, con qualche informazione sulla foto, aiuta il visitatore a comprendere il viaggio fotografico che avete esposto e dona maggior valore alla mostra. Piccolo e discreto ma ben leggibile, che non rubi la scena alla foto, ma che permetta al visitatore di soffermarsi davanti alla stampa più di un singolo istante, e quindi di apprezzarla meglio. Meglio sarebbe, specialmente per le associazioni fotografiche, se le didascalie fossero accompagnate dal logo dell'associazione e alla presenza della lingfua inglese, specialmente per quelle località affolate di turisti. Evitiamo i dati di scatto, non interessano a nessuno e la gran parte delle persone non saprà comprenderli.
I materiali pubblicitari
A corredo della manifestazione si possono creare dei materiali pubblicitari quali:
- Un supporto web con un sito dedicato
- Manifesti (Il formato A3 oppure il formato circo è un buon compromesso e viene stampato in quasi tutte le cartolerie.)
- Brochure (Importanti per illustrare la mostra.)
- Segnalibri (costano poco e vengono presi volentieri dai visitatori, è un ricordo della mostra.)
Per tutto ciò che deve finire su carta bisogna lavorare in CMYK (quadricromia) e non in RGB, ad una risoluzione di circa 300 dpi, che può scendere a 200/150 dpi per manifesti molto grandi.
Attenzione al nero! In generale i laboratori, per evitare problemi in fase di stampa, consigliano di utilizzare delle percentuali di quadricromia che restituiscano un nero che non sia né troppo carico e né troppo smorto, come ad esempio: c:25, m:20, y:0, k:100.
Una mostra si può dire che sia ben riuscita se ha una buona presenza di pubblico. La sua pubblicizzazione è quindi molto importante. Oltre ad appendere le locandine nei negozi e a passare in rassegna la rubrica del vostro telefono, il mezzo più efficace per far conoscere l'esposizione sono i social network. Create un evento e giratelo alle vostre amicizie, chiedete a loro di farlo girare a macchia d'olio. Create post nei gruppi relativi alla fotografia, meglio se geograficamente localizzati nella regione della mostra.
Costi
In verità non esiste una cifra minima o massima, il costo dipende da una serie di fattori, quali: costo della location, numero di foto, modalità di stampa e composizione, materiali pubblicitari, elementi a corredo, ecc. In linea di massima per una mostra ben organizzata e bella da vedersi la media si aggira ad un costo di 100 € a foto, scendendo man mano facendo attenzione a non abbassare la qualità dell'evento.