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Cartamo - Photoclub Alberobello APS

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capolino di cartamo
Il Cartamo (Carthamus tinctorius L.), appartiene, come il Girasole, alla famiglia delle Asteraceae ed è coltivata essenzialmente per la produzione dell'olio, la cui composizione chimica varia mediamente, a seconda delle varietà, dal 30 al 55%. Il suo utilizzo varia dall'alimentazione umana, zootecnica, cosmesi, ecc.










Nel tempo le sementi sono state selezionate per soddisfare i requisiti dei vari settori di utilizzo. All'industria alimentare, ad esempio, sono destinate le varietà che producono un olio particolarmente ricco in acido oleico (potrebbe sostituire l'olio di oliva in caso, sfortunatamente, di calamità di questa cultura).
L'industria delle vernici e delle resine preferiscono invece un olio ricco in acido linoleico, per le proprietà siccative derivate dall'abbondanza di questo polinsaturo, capostipite degli acidi grassi omega-6.
All'industria dolciaria possono essere conferiti semi decorticati per la produzione di farine ricche di proteine. Una curiosita: le percentuali di acido oleico raggiunte nell'olio di cartamo sono, in assoluto, le più alte tra tutti gli oli vegetali. Artecipe di tutto questo sono stati vari genetisti a livello mondiale, comunque il capostipite dello studio del cartamo rimane il prof. Paul Knowles dell'Università di Davis in California. La coltivazione è totalmente meccanizzabile. Si può usare la stessa attrezzatura della coltivazione dei cereali.
Mi sono laueato in Scienze Agrarie, vecchio ordinamento, discutendo una tesi con il prof Antonio Corleto (relatore) e il prof Michele Vitagliano (correlatore) dal titolo "Primi risultati sperimentali sull'adattamento e la produzione di una pianta da olio nell'Italia meridionale (Carthamus tincorius L.), successivamente pubblicata sull'Informatore Agrario. Durante tutto l'arco della mia carriera ho trattato l'argomento più volte, 25 pubblicazioni, interessandomi, in particolar modo, dell'utilizzo dei sottoprodotti dell'estrazione dell'olio nella filiera zootecnica.

I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Ho chiuso la carriera con un lavoro edito su una rivista scientifica di un Paese culla di origine del Cartamo, il Pakistan

RAGNI M, TUFARELLI V, PINTO F, GIANNICO F, LAUDADIO V, VICENTI A, COLONNA MA, (2015). Effect of Dietary Safflower Cake (Carthamus tinctorius L.) on Growth Performances, Carcass Composition and Meat Quality Traits in Garganica Breed Kids. PAKISTAN JOURNAL OF ZOOLOGY,  vol. 47, p. 193-199, ISSN: 0030-9923.

dalla quale si evince che dai sottoprodotti ottenuti dalla coltivazione di questa proteolaginosa (coltivabile anche nel nostro territorio) possiamo ricavare mangimi con cui integrare alimenti da somministrare agli ovini e caprini per la produzione della carne.
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